Padre Matteo La Grua
frate minore conventuale
BIOGRAFIA UFFICIALE A CURA DELLA VICE-POSTULAZIONE OFM CONV.
Fr. Gregorio, nome di battesimo Matteo, è nato a Castelbuono (PA) il 14 febbraio 1914 ed è deceduto il 15 gennaio 2012 a Palermo.
Il 22 dicembre 2022 è stata presentata a S. Ecc. Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, la richiesta di avviare la fase diocesana della Causa di canonizzazione di p. Matteo La Grua. Vivissimo è il ricordo della sua persona non solo tra i frati conventuali e nel vasto mondo del Rinnovamento nello Spirito, che p. La Grua ha guidato fin dal suo sorgere a Palermo e in Sicilia, ma anche presso una moltitudine di persone, di tutte le estrazioni sociali e di aree geografiche diverse. La fama di santità si è affermata, anche per la molteplicità di segni che sono attestati nel corso del suo pellegrinaggio terreno. Nel tempo tanti sono ricorsi ai suoi consigli, trovando in lui una persona accogliente e capace di trasmettere la misericordia del Padre. Moltissimi hanno chiesto la sua preghiera in circostanze dolorose, familiari o di salute, trovando consolazione.
Fr. Gregorio, dai più ricordato come ‘padre Matteo’, ha vissuto nella famiglia francescana dei Frati Minori Conventuali fin dall’età di dodici anni, quando il 28 ottobre 1926 è entrato nel seminario minore di Montevago (Ag). Ha emesso i voti temporanei il 4 ottobre 1930 ed i voti solenni a Roma, presso il Collegio Serafico, il 19 marzo 1935. Compiuti gli studi liceali e filosofici a Palermo e gli studi teologici a Roma alla Pontificia Facoltà di S. Bonaventura, si è laureato in Sacra Teologia nel 1940. Ha ricevuto l’Ordinazione sacerdotale a Roma il 25 luglio 1937.
Alla sua ricca formazione culturale si è affiancata una intensa vita di preghiera. Godendo di grande stima, ha ricoperto vari ruoli nella Provincia di Sicilia dei Fratoi Minori Convntuali e a servizio dell’Arcidiocesi di Palermo. Dal 10 ottobre 1975, su richiesta del Card. Salvatore Pappalardo, ha curato e seguito il Rinnovamento dello Spirito che muoveva i suoi primi passi a Palermo, diventando un punto di riferimento del Movimento, non solo a Palermo, ma in Sicilia e in Italia: servì il Gruppo Maria del Rinnovamento nello Spirito presso la Chiesa del S. Cuore della Noce e ha fondato il Centro “Gesù Liberatore” e l’omonima Fondazione al Fondo Margifaraci a Palermo.
Ha svolto il ministero di esorcista dell’Arcidiocesi di Palermo, acquisendo una fama sovranazionale: padre Matteo è stato riconosciuto come uno tra i più importanti esorcisti italiani del XX secolo. Fu, anche, soprannominato il ‘Padre Pio siciliano’: gli si riconosceva un carisma molto particolare donatogli dal Signore: il carisma del comando, ovvero in grado di “comandare” le malattie, anche le più gravi, per poi farle sparire del tutto; le testimonianze a riguardo sono molte.
Il suo ricordo è vivo e duraturo e la sua tomba è continua meta di pellegrinaggi di tanti che a lui continuano a rivolgersi.
P. Matteo ha attinto ad una conoscenza ampia, profonda e sapienziale delle Scritture, dedicandosi all’annuncio e alla catechesi, per cui ha impegnato tutte le sue energie, anche quando la salute ha cominciato a vacillare e finché le forze lo hanno sostenuto. Grande ricchezza spirituale si ritrova negli scritti pubblicati. Sapienza teologica e ricchezza spirituale hanno sempre contraddistinto il suo impegno pastorale. Generazioni di presbiteri, di religiosi e fedeli per oltre un cinquantennio hanno attinto con profusione a questa sapienza teologica e ricchezza spirituale nella formazione della loro coscienza morale e nel plasmare la loro personalità spirituale e culturale. P. Matteo La Grua è stato visto e considerato come autentico maestro.
A queste qualità va intimamente congiunta in lui la prudenza nella specificità di virtù cardinale. Essa è stata la causa prima di quel profondo discernimento che egli ha saputo dimostrare nei contatti con gli uomini, specialmente ammalati e sofferenti, nella guida delle anime che sempre più numerose sono ricorse al suo aiuto e nel trattare casi e situazioni difficili. Ha prestato grande attenzione a tutti, in particolare ai piccoli ed ai più poveri, accogliendoli ogni giorno, senza risparmiarsi.
P. Matteo è stato docile al soffio dello Spirito Santo, il quale con sempre rinnovato vigore lo ha fatto testimone della redenzione operata da Cristo Gesù.