CONVENTO SAN FRANCESCO D'ASSISI
SANTUARIO DIOCESANO DELL'IMMACOLATA
CATTEDRA per il dialogo tra le culture
COMISO
Il tardo Medioevo segnò a Comiso (Ragusa), l'esordio di un rinnovamento politico-urbanistico-religioso, sponsorizzato dai ben noti signori locali, i conti Naselli, il cui esponente di spicco, Periconio II, comprò il piccolo borgo di storica memoria classica.
Il novello feudatario, amico dei francescani, ne volle la presenza apostolica nelle proprie terre e concesse loro un'antica chiesetta di periferia, dedicata a S. Antonio di Padova, di cui nulla si conosce, e la possibilità di costruirvi accanto un convento (1478). I Conventuali ne furono inquilini ed animatori, tranne poche pause (1519-1549), coperte dai Minori Osservanti. Pietro Periconetto progettò una cappella ottagonale, da servire quale mausoleo di casa ad uso di sepoltura, addossata alla chiesa, che subiva restauri ed ampliamenti (1571) e finì per intitolarsi a S. Francesco d'Assisi all'Immacolata. Ben presto la cappella si aprì all'area di culto del tempio e ne divenne abside, arricchita da sarcofaghi di stampo rinascimentale e di buon gusto. Capolavoro marmoreo si evidenzia la tomba di Baldassarre II e della moglie Antonella De Jean, di Giacomo Gagini.
Dopo i fatti riguardanti la soppressione degli Ordini religiosi alla fine del secolo scorso, i frati ritornarono nel convento nell'anno 1953.
Il convento di Comiso è stato sede del seminario minore negli anni 1954-1977 e del postnoviziato negli anni 1986-1989.
Il tempio è stato eretto a santuario mariano diocesano, il 6 dicembre 1997.
Bibliografia
F. ROTOLO, Comiso - La chiesa di S. Francesco d'Assisi, Palermo 1981.
Convento San Francesco d'Assisi all'Immacolata
Santuario
Diocesano dell'Immacolata
Via degli Studi, 56
97013 Comiso (RG)
Tel/fax: 0932 961531