Provincia Italiana dell'Immacolata Concezione OFM Conv. - Via del Parlamento, 32 - 90133 PALERMO

Capitolo Provinciale: i Definitori

L’ultima giornata del Capitolo Provinciale si è aperta con la preghiera delle Lodi e la celebrazione eucaristica presieduta dal neo-eletto Ministro Provinciale fra’ Salvino Pulizzotto.

Dopo la colazione, alle 9.45, nell’aula capitolare è stata aperta la quarta sessione per l’elezione dei membri del Definitorio Provinciale, tra cui sono stati eletti successivamente il Vicario e il Segretario Provinciale. I frati che affiancheranno il Ministro Provinciale nel governo e la guida della Provincia sono:

fra’ Rocco Predoti, Vicario provinciale;

fra’ Antonio Parisi, Segretario provinciale;

fra’ Giorgio Tassone;

fra’ Rosario Terranova;

fra’ Diego Canino.

Dopo una breve pausa, si è tornati alle 11.30 in aula dove il Ministro Generale e il Ministro Provinciale hanno parlato all’assemblea dei delegati per i ringraziamenti finali e per avviare l’ultima parte di questa sessione in cui il Vicario provinciale ha emesso la professione di fede.

Con questo ultimo atto e infine con il pranzo, si è conclusa la prima parte del Capitolo Provinciale. Dal 12 al 16 Maggio si terrà la seconda parte per la definizione del Progetto Programmatico Quadriennale e l’elezione di alcune figure di servizio e soprattutto dei Guardiani delle varie comunità. A laude di Gesù Cristo. Amen.

fr. Saverio Benenati
Resp. Comunicazioni del Capitolo
 

 

fra’ Salvino Pulizzotto è Ministro Provinciale

Fra’ Salvino Pulizzotto è il nuovo Ministro Provinciale della Provincia Italiana dell’Immacolata Concezione, territorialmente comprendente i conventi e i frati di Sicilia e Calabria.

Questo giorno, che rappresenta il momento culminante della prima parte del Capitolo Provinciale, è iniziata con la “Messa dello Spirito Santo” presieduta dal Ministro Generale fra’ Carlo Trovarelli. A concelebrare anche il P. Giuseppe Fanara che oggi festeggia il 60º anniversario di ordinazione presbiterale insieme ai confratelli fra’ Stefano Lupo e fra’ Diego Ciccarelli oltre a fra’ Massimiliano Gangi Dino che risiede in Messico ove qualche decennio fa si è recato come missionario.

Alle 9.30 i frati delegati al Capitolo si sono riuniti in aula per concludere la Seconda Sessione di verifica e programmazione della vita della Provincia e che li ha visti impegnati da lunedì. Alle 11.00 si è aperta la Terza Sessione per l’elezione del nuovo Ministro Provinciale.

Si è quindi proceduti all’elezione del Ministro Provinciale risultando eletto fra’ Salvino Pulizzotto. Subito dopo, al canto del Te Deum, ci si è recati processionalmente nel Santuario San Massimiliano Kolbe annesso al Centro dove il neo-eletto ha emesso la professione di fede nella mani del Ministro Generale e ha ricevuto l’abbraccio di pace da parte di tutti i frati della Provincia.

Il momento di gioia è proseguito festosamente in sala pranzo. Nel pomeriggio i frati giunti a Carini appositamente per l’elezione hanno fatto ritorno ai propri conventi, mentre i frati delegati hanno goduto di un po’ di relax in vista della prossima ultima giornata del Capitolo in cui verranno eletti i membri del nuovo Definitorio Provinciale.

fr. Saverio Benenati
Resp. Comunicazioni del Capitolo

 

 

Terza giornata del Capitolo Provinciale 2025

La terza giornata del Capitolo Provinciale si è aperta, come ogni giorno, con la preghiera delle Lodi e la Celebrazione Eucaristica. A presiederla il Definitore Generale e Assistente della FIMP fra’ Giovanni Voltan.

Alle 9.00 i frati hanno ripreso i lavori capitolari in aula con l’ultima parte della verifica del quadriennio trascorso, affrontando alcune tematiche particolari che esigevano delle decisioni per l’immediato e per il futuro.

Dopo la pausa pranzo e per un meritato riposo, alle 16.00 i frati si sono ritrovati nuovamente in aula capitolare per la fase propositiva. I vari suggerimenti, unitamente alla verifica, confluiranno nel Documento di Sintesi che fornirà le basi al nuovo Definitorio per la scrittura dell’Instrumentum Laboris per la seconda parte del Capitolo.

L’intenso lavoro anche di questa giornata si è concluso con la preghiera dell’Ufficio delle Letture e dei Vespri.

Intanto, già dal primo pomeriggio, alcuni frati della Provincia, non presenti in questa prima fase del Capitolo, hanno iniziato a confluire a Carini poiché domani, Giovedì 13 Marzo, alle ore 11.00, si aprirà la Terza Sessione per l’elezione del nuovo Ministro Provinciale a cui sono chiamati a partecipare tutti i frati Professi Solenni appartenenti alla Provincia Italiana dell’Immacolata Concezione.

fr. Saverio Benenati
Resp. Comunicazioni del Capitolo

 

Seconda giornata del Capitolo Provinciale 2025

La seconda giornata del Capitolo Provinciale si è aperta nella Cappella del Centro Kolbe di Carini con la preghiera delle Lodi e la Celebrazione Eucaristica presieduta da fra’ Emanuele Rimoli.

Alle 9.30 i frati capitolari si sono ritrovati in aula per continuare la verifica della vita e dell’apostolato della fraternità provinciale per infine suggerire nella giornata di domani le proposte e gli obiettivi per il prossimo quadriennio. 

Tutti gli interventi sui vari temi confluiranno nel cosiddetto Documento di Sintesi che servirà da base per la scrittura dell’Instrumentum Laboris che verrà presentato dal nuovo Definitorio nella seconda parte del Capitolo Provinciale che si celebrerà nel prossimo mese di maggio.

I lavori capitolari di oggi, interrotti dalla pausa pranzo, si sono protratti anche nel primo pomeriggio. Alle 18.00, fra’ Paolo Fiasconaro, Direttore del Centro missionario della FIMP, ha presentato la recente pubblicazione che narra i 100 anni della presenza missionaria dei Frati Minori Conventuali in Cina (1925 – 2025) accompagnata da un video che ne ripercorre l’avvincente storia fino ai giorni nostri.

La giornata capitolare si è conclusa con la preghiera dell’Ufficio delle letture e del Vespro e la cena fraterna.

fr. Saverio Benenati
Resp. Comunicazioni del Capitolo

 

 

Inizia il Capitolo Provinciale 2025

Oggi, Lunedi 10 Marzo, presso il Centro Kolbe di Carini, si è aperta la prima parte del Capitolo provinciale, il primo della neonata Provincia Italiana dell’Immacolata Concezione scaturita nel 2023 dalla fusione della Custodia di Calabria con la Provincia-madre di Sicilia. 

Alle ore 10.00, i frati delegati al Capitolo si sono riuniti in aula per vivere un momento di preghiera presieduto dal Vicario Provinciale fra’ Salvatore Lo Curcio a cui ha fatto seguito, suddivisa in due parti, la riflessione biblico-teologica della biblista Prof.ssa Rosanna Virgili sul tema “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21,5).

Approfondendo vari testi dell’Antico e del Nuovo Testamento, la relatrice ha voluto offrire gli strumenti per saper riconoscere il “nuovo” che il Signore ha in serbo per chi, in obbedienza alla sua Parola, sa mettersi in cammino lungo il deserto che il Signore stesso ci fa attraversare e in cui sempre germoglia la novità di Dio.

 

Il Capitolo Provinciale, presieduto dal Ministro Generale, fra’ Carlos Trovarelli, ha preso il via ufficialmente alle ore 16.00 con l’invocazione dello Spirito Santo. A seguire si sono espletate le procedure della Prima Sessione in cui sono stati individuati i frati addetti ai tanti servizi che il Capitolo richiede. Questa Prima Sessione si è conclusa dopo circa un’ora con le parole di incoraggiamento e di esortazione del Ministro Generale, aprendo di fatto i lavori della Seconda Sessione del Capitolo, moderata dall’Assistente Generale della FIMP e Definitore Generale fra’ Giovanni Voltan, con la verifica della vita e della missione dei frati, lavori che impegneranno i frati capitolari per le prossime due giornate.

 

La giornata capitolare si conclude con la preghiera dei Vespri e la cena fraterna, mentre dopo cena alcune commissioni capitolari si riuniranno per assolvere ai compiti ad esse riservate dal Direttorio per la celebrazione dei Capitoli dell’Ordine.

 

Il Capitolo riprenderà domani, Martedì 11 alle 7.30, con la preghiera delle Lodi e la Celebrazione Eucaristica.

fr. Saverio Benenati
Resp. Comunicazioni del Capitolo

Apertura del processo per la canonizzazione di p. Matteo La Grua

Inizia a Palermo il processo diocesano per la canonizzazione di padre Matteo (Gregorio) La Grua, frate minore conventuale, il quale sarà all’attenzione di un apposito Tribunale diocesano che esaminerà, secondo canoni e precise procedure ecclesiastiche, la vita, le virtù eroiche, la fama e i segni di santità della suddetta figura del religioso.

La sessione di apertura ufficiale del processo diocesano, che sarà presieduta da mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, si terrà lunedì 3 marzo alle ore 12, presso la Sala Lavitrano del Palazzo arcivescovile di Palermo. Durante la Sessione presteranno giuramento i componenti del Tribunale Ecclesiastico diocesano e la vicepostulatrice Maria Lo Presti.

P. Matteo La Grua nacque a Castelbuono il 15 febbraio 1914. Entra nel Seminario dei Frati minori conventuali di Montevago (Agrigento) il 28 ottobre 1926, ha compiuto gli studi ginnasiali. Ha emesso i voti temporanei nell’Ordine dei Frati minori conventuali il 4 ottobre 1930 ed i voti solenni a Roma, presso il Collegio Serafico, il 19 marzo 1935. Compiuti gli studi liceali e filosofici a Palermo e gli studi teologici a Roma alla Pontificia Facoltà di S. Bonaventura, si è laureato in S. Teologia nel 1940. Ha ricevuto l’Ordinazione sacerdotale a Roma il 25 luglio 1937. È stato Ministro provinciale della Sicilia dal 1952 al 1958, vicario episcopale e presidente del Tribunale ecclesiastico diocesano dal 1952. Il 10 ottobre 1975, il card. Salvatore Pappalardo gli affidò il mandato di guidare il popolo dei carismatici di Palermo e da quello stesso anno, servì il Gruppo Maria del Rinnovamento nello Spirito presso la chiesa del S. Cuore della Noce movimento di preghiera nato nel ‘67 in seno alla Chiesa cattolica e fiorente a Palermo dal ’75. È stato il fondatore del Centro “Gesù Liberatore” e dell’omonima Fondazione al Fondo Margifaraci a Palermo. Da quell’anno fino al giorno del suo decesso, avvenuto il 15 gennaio 2012, all’età di 97 anni, p. La Grua si è speso per il popolo di Dio accogliendo tutti coloro che, malati nel corpo o nello spirito, bussavano alla sua porta del cortile. È stato riconosciuto come uno tra i più importanti esorcisti italiani del XX secolo.

 

 

 

Il pellegrinaggio ad Assisi

Tra i circa tremila partecipanti registrati dalla Sicilia alle celebrazioni di san Francesco in occasione dell’offerta dell’olio da parte dei comuni e dei fedeli siciliani, c’erano anche circa i duecento pellegrini guidati dai Frati Minori Conventuali di Sicilia.

Nonostante le previsioni meteo avverse, confermate da un’abbondante pioggia proprio il 3 ottobre, giorno del Transito di San Francesco, i nostri pellegrini hanno avuto lo stesso la possibilità di vivere delle giornate intense tra visite guidate ai santuari, raccoglimento spirituale e solenni celebrazioni ufficiali.

Arrivati la sera del 2 ottobre negli alloggi, la mattina del 3 è stata dedicata alla visita della Basilica e del Convento di S. Maria degli Angeli ovvero della Porziuncola, dove alle 11.00 si è potuto partecipare alla solenne celebrazione eucaristica del Transito di San Francesco. 

Il pomeriggio si sarebbe dovuti ritornare presso la stessa Basilica per partecipare dall’esterno al solenne rito del Transito, inizio delle celebrazioni ufficiali a cui ogni anno prendono parte le massime autorità religiose (vescovi e religiosi) e istituzionali (regionali e comunali) della regione di turno chiamata all’offerta dell’olio. Date le condizioni meteo proibitive, i frati della nostra Provincia hanno provveduto tempestivamente a modificare il programma, per cui ci si è recati presso la Basilica di San Francesco in Assisi dove i nostri pellegrini hanno potuto con calma visitare e sostare in preghiera dinanzi alla tomba di san Francesco, visitare la cappella delle reliquie e, presso la cappella di frate Elia, all’interno del Sacro Convento, ricevere da fra’ Simone Tenuti una interessante spiegazione sulla storia del maestoso complesso monumentale. Al termine ci si è recati nuovamente all’interno della Basilica Inferiore per partecipare alla solenne e raccolta celebrazione dei Vespri e del Transito di san Francesco, conclusosi col canto del Salve Sancte Pater dinanzi la tomba del poverello di Assisi.

Il 4 ottobre, di primo mattino, ci si è recati nuovamente in Assisi dove, accomodati nelle sedie predisposte nella Piazza antistante la Basilica Inferiore, si è potuto partecipare con attenzione alla solenne celebrazione eucaristica della solennità di San Francesco, preceduta dalla sfilata dei gonfaloni dei comuni dell’isola che, con i loro sindaci e i rappresentanti della Regione Siciliana con a capo il suo Presidente, l’On. Renato Schifani, hanno preso parte agli eventi religiosi ed istituzionali previsti.

A presiedere l’Eucaristia il Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, Mons. Antonino Raspanti, attorniato da tutti i vescovi della nostra regione e circa un centinaio di presbiteri, mentre il Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, a nome di tutti i sindaci dei Comuni d’Italia e, in particolare della Sicilia, ha aperto la celebrazione con l’infusione dell’olio e l’accensione della lampada che arde per tutto l’anno dinanzi alla tomba del Patrono d’Italia.

Al termine della celebrazione, sul balcone del Sacro Convento che si affaccia sulla Piazza Inferiore, ci sono stati i saluti e i messaggi del Ministro Generale dei Frati Minori Conventuali, fra’ Carlos Trovarelli, di fra’ Marco Moroni, Custode del Sacro Convento, del Sindaco di Assisi, del Presidente della Regione Siciliana e del Presidente del Comitato Nazionale per le Celebrazioni dell’Ottavo Centenario della morte di san Francesco, Davide Rondoni, che a nome del Governo Nazionale ha rivolto un profondo messaggio alla nazione.

Dopo il pranzo presso le strutture che alloggiavano i pellegrini, le celebrazioni francescane si sono concluse con la partecipazione ai Solenni Vespri della solennità e la benedizione dell’Italia dal torrino della Basilica Superiore con la “Chartula” di san Francesco, cioè la piccola pergamena in cui san Francesco scrisse di proprio pugno la benedizione a frate Leone immediatamente dopo aver ricevuto le stimmate sul monte de La Verna, mentre sul lato opposto sono riportate le Lodi di Altissimo trascritte dallo stesso frate Leone e che ha portato gelosamente con sé fino alla sua morte.

L’ultimo giorno della nostra permanenza in Assisi è stata dedicata al mattino alla visita guidata dei santuari e della città di Assisi, suddivisi in piccoli gruppi e accompagnati dai frati e suore che alle notizie storiche hanno puntualmente aggiunto le loro sapienti riflessioni sulla spiritualità francescana. Infine, dopo un pomeriggio libero per le visite ad altri luoghi francescani o per strade di Assisi, ci siamo recati all’interno della Basilica Superiore dove, in maniera intima e riservata, abbiamo celebrato insieme l’Eucaristica di conclusione del nostro pellegrinaggio, presieduta dal Ministro Provinciale, fra’ Gaspare La Barbera. All’interno della celebrazione si è svolto il breve rito di benedizione di una coppia di sposi nel loro 25° anniversario di matrimonio. Al termine della celebrazione che ha segnato la fine della nostra permanenza in Assisi abbiamo avuto la grazia speciale della benedizione con la Chartula di san Francesco.

È stata sicuramente un’esperienza intensiva nella spiritualità francescana a diretto contatto con la figura di Francesco che ancora oggi parla ad ogni uomo attraverso le pietre della città e delle sue basiliche, i volti dei frati e delle suore che ne continuano la missione e gli uomini e le donne che da lui sono attratti a Cristo, spronati, soprattutto in questi tempi, a pregare e operare per la pace e la fratellanza universale.

Un ringraziamento a tutte le comunità ecclesiali e francescane che hanno voluto aderire a questo pellegrinaggio partecipando con piccoli o grandi numeri di fedeli. Un particolare e sentito ringraziamento va alla segreteria organizzativa del pellegrinaggio che partita da fra’ Saverio che ne ha ricevuto l’incarico dal Ministro Provinciale, si è man mano allargata a tanti altri che in molteplici modi hanno contribuito a rendere significativa e piacevole questa esperienza: Francesca, membro della COFEP che ha tenuto i rapporti con i singoli pellegrini per le iscrizioni; fra’ Massimiliano Volante che risiedendo al Sacro Convento di Assisi ha collaborato fattivamente per la logistica e per ovviare efficacemente ogni imprevisto e fra’ Emanuele Rimoli per l’organizzazione delle visite guidate. E, soprattutto, un ringraziamento alla Vergine Santissima che è stata presente e compagna di viaggio nella preghiera e nella devozione dei pellegrini.

A laude di Cristo e del poverello di Assisi!

La testimonianza di fra’ Marco

Sono Fr. Marco Mangano, frate della Provincia Italiana dell’Immacolata Concezione, nato a Palermo, uno dei frati che ha vissuto l’anno di noviziato al Sacro Convento di Assisi, presso la tomba di San Francesco. Abbiamo terminato questa esperienza il 20 luglio con la Professione Temporanea dei voti di povertà, castità ed obbedienza. 

Ho 33 anni e provengo da una famiglia semplice, ultimo di tre figli. Sin da piccolo ho ricevuto una buona educazione di fede, mi è stata insegnata l’importanza di partecipare a messa e i valori cristiani. Ho trascorso la mia giovinezza in parrocchia, frequentando per anni il gruppo giovani, il gruppo liturgico, ho svolto il servizio di catechista e di operatore pastorale.
Dopo aver frequentato l’Istituto tecnico alberghiero ho iniziato diverse esperienze lavorative nel settore della ristorazione, sperimentando la bellezza delle amicizie, delle relazioni, e ricevendo molte soddisfazioni lavorative, frutto di lavoro onesto. Molte erano anche le gioie che ricevevo nell’ambito parrocchiale. 

Mi rendevo conto, però, che tutto ciò non saziava quella fame di felicità che abitava la mia vita e della quale andavo alla ricerca. Successivamente iniziai a lavorare presso il Centro di Spiritualità San Massimiliano Kolbe di Carini (PA), collaborando con Fr. Salvino, con altri frati e laici. Ho avuto modo così di conoscere più da vicino lo stile di vita dei frati e il carisma francescano, così come anche la Provincia dei frati di Sicilia. 

Sette anni che hanno accresciuto la mia attrazione e il senso di appartenenza alla realtà dei frati, fino a sentirla una vera e propria famiglia. Incoraggiato dai frati decisi di mettermi in gioco seriamente, iniziando il cammino di discernimento vocazionale presso il Convento di Montevago (AG). Inizialmente partecipavo solamente ai weekend vocazionali. Successivamente intrapresi, nella stessa comunità, l’anno di pre-postulato sotto l’accompagnamento di Fr. Luca Gurrera. A sostenermi c’era, inoltre, la presenza e il sostegno della comunità dei frati e i laici che formano il Centro di Evangelizzazione Giovanni Paolo II.

Sono stati anni in cui ho potuto constatare sempre più la bellezza della fraternità e riconoscere Dio come Padre e Salvatore della mia vita, mettendomi in ascolto della sua Parola che con forza meravigliosa è stata “Lampada ai miei passi”.

Tutto ciò faceva crescere in me il desiderio di spendere la mia vita come Gesù, donandola per Amore (con la a maiuscola), insieme ad altri fratelli e sorelle, secondo lo stile francescano. Qualcosa che iniziavo a sentire sempre più possibile e necessario, oggi più che mai. 

Ho proseguito il cammino con i due anni di postulato ad Osimo (AN) sotto la guida di Fr. Lucio. Attraversando diverse fasi di vita e di crescita mi sono sentito confermato dall’azione dello Spirito Santo ad abbracciare la vita francescana con semplicità e gioia, fidandomi di Dio Padre, datore del vero bene. 

Il 5 agosto 2023 ho iniziato l’anno della prova insieme ai fratelli che il Signore ha messo al mio fianco: il maestro Fr. Vincenzo e il vice maestro Fr. Stephen, Fr. Adrijan, Fr. Jerko e Fr. Luka della Provincia “San Girolamo” di Croazia, Fr. Tiago e Fr. Luca della Provincia Italiana Sant’Antonio di Padova, Fr. Michele, Fr. Giovanni e Fr. Christian della Provincia Italiana San Francesco d’Assisi. 

Sono testimone che la bellezza della Fraternità risiede nella diversità di ciascuno: provenienza, cultura, età e storia personale possono diventare una ricchezza, se accolti e vissuti bene. Ognuno può diventare aiuto, complementarietà e crescita per l’altro se si pone Gesù al centro e come obiettivo la conformazione a Lui. 

Vorrei aggiungere a quanto detto ciò che ho vissuto a livello personale. È stato un anno in cui abbiamo ricevuto tanta Grazia. Due brani evangelici hanno accompagnato le tappe di questo cammino, dove inizio a vedere già da ora i frutti. Il primo brano è il passo di Mc 3, 13-14 «Gesù salì poi sul monte… (ecco Assisi ed il noviziato) chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da Lui… perché stessero con Lui». 

Una sintesi perfetta dell’anno di noviziato che descrive il vivere intimamente con Gesù, in una relazione unica, liberante, sorprendente. Un cammino di innamoramento dove ho imparato, nonostante le fatiche, la stanchezza e i momenti di crisi, che Lui è la vera linfa vitale a cui attingere forza e dove poter ricevere il nutrimento per saziare la fame e la sete di felicità e di vita piena della quale andavo in ricerca. 

Mi è stata donata la possibilità di una crescita spirituale e umana, un conoscermi sempre più in profondità, mettendomi in discussione e lasciandomi condurre verso l’oltre che indica lo Spirito Santo.

Grazie alla formazione ho potuto ampliare le mie conoscenze e vivere i valori evangelici della minorità, della misericordia, della pace e della fraternità, consapevole che la formazione dura tutta la vita e inizia nel riconoscermi Figlio Amato, attraverso un cammino di speranza per l’umanità.

Il secondo brano descrive la mia esperienza di un Dio che ogni volta che gli ho fatto spazio è stato Padre provvidente, che nulla fa mancare ed elargisce doni in abbondanza. Dal monte, in quella intimità, mi dice: «Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date» (Mt 10,8). 

A Lui che tutto si dona a me per Sua grazia, desidero donarmi in maniera totale, lasciandomi, come fino ad oggi, stupire con meraviglie stupende, Lui che è l’artefice di ogni meravigliosa vocazione.

Per me e per ciascuno di voi l’augurio di fidarci ed affidarci a Dio Padre per mezzo del Suo Figlio Gesù lasciandoci guidare dallo Spirito Santo per conformarci alla Sua immagine ed essere autenticamente dono donato e non posseduto.

fra' Marco Mangano

Mostra sui Martiri del Perù a Carini

Sarà l’ambasciatore della Repubblica della Polonia presso la Santa Sede S.E. Adam Mariusz Kwiatkowski, ad inaugurare presso il Santuario San Massimiliano Kolbe di Carini all’interno dell’omonimo Centro di Accoglienza e di Spiritualità, Sabato 13 Luglio alle 17.00, la mostra sui confratelli polacchi P. Zbigniew Strzałkowski e P. Michał Tomaszek, missionari in Perù e uccisi barbaramente il 9 Agosto 1991.

Insieme all’ambasciatore, parteciperanno all’inaugurazione, rivolgendo ai presenti il loro saluto, il Ministro Provinciale fra’ Gaspare La Barbera, il Vicario Generale dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali fra’ Jan Maciejowski e il Direttore del Centro Kolbe di Carini fra’ Salvino Pulizzotto.

Il Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Monreale Mons. Ferdinando Toia benedirà l’esposizione.

Fra’ Paolo Fiasconaro, direttore del Centro Missionario Francescano Onlus di Roma, coordinerà gli interventi che si susseguiranno a partire dalla proiezione di un breve docufilm sulla vita e il martirio dei due confratelli beati.

Nell’agosto 1991, Giovanni Paolo II si trovava a Cracovia per la Giornata Mondiale della Gioventù e proprio in quei giorni entusiasmanti gli arrivò la drammatica notizia dell’assassinio dei due francescani polacchi per mano dei membri di Sendero Luminoso, organizzazione armata d’ispirazione maoista. Commentando questo fatto il Papa disse: «Sono i nuovi santi martiri del Perù». Ventitré anni e mezzo dopo la loro morte, il 3 febbraio 2015, la Congregazione delle Cause dei Santi ha riconosciuto il martirio dei Servi di Dio Zbigniew e Michał e Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del relativo decreto. La loro beatificazione ha avuto luogo il 5 dicembre 2015 nella città peruviana di Chimbote, diocesi dove i martiri svolgevano la loro missione.

Ma come mai questi giovani frati polacchi sono finiti in Perù, a 11mila chilometri dalla loro Patria? L’Ordine dei Frati Minori Conventuali voleva rafforzare la sua presenza missionaria in America Latina e così fu deciso di aprire una nuova missione a Pariacoto, in una zona montagnosa e isolata del Perù, a 1200 metri di altitudine. Qui i frati trovarono una popolazione che viveva in estrema povertà, senza luce né acqua, mentre la chiesa era in stato di abbandono. La parrocchia copriva un territorio grande come una diocesi europea, con 73 villaggi, di cui alcuni a 4.000 metri di altitudine. Per i giovani sacerdoti cominciò un duro lavoro missionario ma anche di assistenza alla popolazione conquistandosi ben presto i cuori della gente.

Purtroppo, nella zona era molto attiva l’organizzazione maoista Sendero Luminoso. Negli anni Ottanta e Novanta i terroristi, facendo leva sullo scontento popolare, suscitarono una sanguinosa guerra civile che causò la morte o la sparizione di circa 70mila persone.

La sera del 9 agosto 1991 i senderisti arrivarono alla missione di Pariacoto per cercare i sacerdoti. In quel momento si trovavano lì soltanto i due frati oggi beati, perché il superiore era partito per la Polonia. Fra’ Zbigniew e fra’ Michał si presentarono ai terroristi e subito vennero caricati su una camionetta che li portò fuori dal villaggio. In macchina salì anche una coraggiosa suora peruviana, suor Berta, che divenne testimone delle accuse rivolte dagli aguzzini ai frati durante un grottesco processo rivoluzionario. Può sembrare una cosa assurda ma furono accusati di fare del bene e perciò di frenare la rabbia del popolo e di rallentare la rivoluzione.

I due frati polacchi furono accusati di essere mandati da Giovanni Paolo II e dalla CIA e di proclamare Dio; ma la religione, dicevano i senderisti, è «l’oppio dei popoli». Poco dopo, nelle vicinanze del piccolo cimitero del paese, vennero giustiziati, insieme al sindaco di Pariacoto, con un colpo alla nuca. I terroristi lasciarono un messaggio sul corpo insanguinato di padre Strzałkowski: «Così muoiono i servi dell’imperialismo». 

La mostra resterà aperta ai visitatori per tutto il periodo estivo ogni giorno con ingresso libero dalle ore 17.00 alle 19.00.

 

La Sicilia ad Assisi

Sono stati presentati questa mattina a Palazzo d'Orléans a Palermo, sede della Presidenza della Regione, i particolari del Pellegrinaggio della Regione ad Assisi per l’offerta dell’olio e l’accensione della lampada che arde presso la tomba di San Francesco.

Hanno presenziato l’incontro con la stampa il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il presidente della Conferenza Episcopale Siciliana Mons. Antonino Raspanti, il custode del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, fra’ Marco Moroni ofm conv., il custode della Basilica di Santa Maria degli Angeli fra’ Massimo Travascio ofm, il sindaco di Assisi Stefania Proietti e quello di Palermo Roberto Lagalla. Mons. Sorrentino, Vescovo di Assisi si è reso presente con un videomessaggio di saluto.

Presenti anche i referenti delle diciotto diocesi di Sicilia e delle famiglie francescane, tra cui il nostro Ministro Provinciale fra’ Gaspare La Barbera ofm conv., e i rappresentanti degli assessorati regionali dell'Agricoltura, dei Beni Culturali e del Turismo coinvolti anch’essi nell'iniziativa.

All’inizio dell’incontro è stato svelato il logo realizzato dalla Regione Siciliana che contrassegnerà tutti gli eventi del 3-4 Ottobre che porteranno ad Assisi dalla nostra isola migliaia di pellegrini. Le Chiese di Sicilia doneranno mille litri di olio (60 per ogni diocesi) per alimentare la lampada di Assisi mentre la quantità eccedente che tanti fedeli stanno donando in occasione del Pellegrinaggio della Lampada che sta toccando quasi tutte le comunità ecclesiali della regione, sarà messa a disposizione delle Caritas diocesane e di altre opere benefiche religiose. 

(qui sotto il servizio andato in onda sul TGR a cura della testata giornalistica regionale) della Rai)


La Presidenza della Regione Siciliana ha da parte sua stabilito di offrire per l'occasione il restauro, per un valore di 20mila Euro, del dipinto a olio su tela, con cornice lignea policroma, raffigurante "L'apparizione di San Giuseppe a San Bonaventura", del XVIII secolo, sito nella Basilica di San Francesco, e di un altro olio su tela raffigurante "La Madonna sui luoghi della Passione", del XVII secolo, attribuito a Piergirolamo Crispolti.

Sempre la Presidenza della Regione, oltre a finanziare le lampade che stanno girando tutte le parrocchie e le comunità dell’Isola e le stampe che accompagnano tale pellegrinaggio, provvederà a dotare i pellegrini siciliani di un apposito kit con all’interno, tra l’altro, anche il libretto delle celebrazioni del 3-4 Ottobre.

Fra’ Marco Moroni ofm conv., Custode del Sacro Convento di Assisi, ha auspicato che questo pellegrinaggio, che si ripete a livello regionale solo ogni 20 anni, possa essere un’occasione di scambio e arricchimento reciproci, portando la Sicilia, al pari di Assisi, quegli atteggiamenti di accoglienza delle diverse popolazioni, fedi e culture che la contraddistinguono. Qui sotto l'intervista rilasciata dopo la conferenza stampa di Palermo.