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P. Matteo La Grua: al via la causa di beatificazione

Su richiesta dell’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, i vescovi siciliani hanno dato parere favorevole all’avvio della Causa di beatificazione del confratello P. Matteo La Grua.

Ne ha dato notizia la Conferenza Episcopale Siciliana nel comunicato finale della sessione invernale di lavoro che si è svolta a Palermo dal 9 all'11 Gennaio.

La notizia arriva a qualche giorno dall’undicesimo anniversario della morte (15 gennaio 2012) del Frate Minore Conventuale della Provincia di Sicilia, decano mondiale degli esorcisti e uno degli iniziatori del Rinnovamento nello Spirito Santo in Italia.

Casa N.S. degli Angeli: Testimonianza di Fraternità e di Misericordia

A distanza di più di ottocento anni sembra che in Sicilia si sia ripetuto il miracolo del dono di Misericordia e di Grazia che San Francesco e i primi frati, insieme a tutti gli abitanti di Assisi sperimentarono nel luogo della Porziuncola. Da allora quella piccola chiesetta, sempre tanto amata da S. Francesco e da tutti i frati, dedicata alla Vergine Maria, Regina degli Angeli, rappresenta la culla del nascente Ordine dei Minori. E proprio il 2 agosto u.s., ricorrenza della festa di Santa Maria degli Angeli, i Frati Minori Conventuali della Provincia di Sicilia delle Sante Agata e Lucia hanno inaugurato la “Casa di Nostra Signora degli Angeli”, casa di accoglienza per i frati anziani e per quanti hanno bisogno di particolari cure. 

L’erezione di questa Casa, proposta dal Ministro provinciale fr. Gaspare La Barbera al Capitolo Provinciale Ordinario 2017 e approvata all’unanimità dai frati capitolari, è stata realizzata grazie soprattutto al generoso contributo economico della Provincia degli Stati Uniti “Our Lady of the Angels” (OLA). 

A rappresentare all’inaugurazione della Casa la Provincia di OLA sono stati Fr. James McCurry, Ministro provinciale emerito e delegato del neo eletto Ministro provinciale, Fr. Michael Heine, e l’Assistente Generale Fr. Jude Winkler. 

Quello che è stato ricordato e rimarcato il giorno dell’inaugurazione è che noi, frati della Provincia di Sicilia, siamo stati testimoni di un evento straordinario e inaspettato. Si respira tuttora in Provincia un’aria di stupore e di meraviglia per aver fatto esperienza della provvidenza di Dio. Il Ministro provinciale, Fr. Gaspare La Barbera, ha definito questo evento come “una pagina di storia francescana che travalica confini e orizzonti, scritta dai Frati Minori Conventuali della Provincia di Nostra Signora degli Angeli (USA) che con la loro donazione hanno consentito la realizzazione di questo luogo dove l’accoglienza fraterna si esprime attraverso la cura dell’altro”.

Alla presenza di numerosi frati della Provincia, tra questi anche i frati che abitano da meno di un anno la nuova Casa, e di numerosi fedeli accorsi per l’evento, abbiamo celebrato l’Eucaristia, presieduta da Fr. James McCurry e a seguire la benedizione della casa, lo svelamento di una targa ricordo e un momento gioioso di agape fraterna.

Fr. James ha definito la nuova “Casa di Nostra Signora degli Angeli” la “Porziuncola di Palermo” e i frati che vivono in essa, Fr. Guglielmo, Fr. Tommaso, Fr. Pietro, Fr. Stefano, Fr. Antonio, Fr. Pasquale e Fr. Francesco, come una “gioiosa comunità di frati” che implorano la grazia e la misericordia di Dio e che richiamano il primo gruppo di frati raccolti attorno alla Porziuncola di Assisi. E citando il biografo Tommaso da Celano, Fr. James ha ricordato che nella nuova Casa si sta sperimentando la stessa grazia che i frati sperimentarono all’inizio: quella di cuori illuminati, di volontà accese dal desiderio di lodare e ringraziare Dio con tutto il cuore.

Fr. James ha, inoltre, ricordato ai frati che abitano la nuova “Porziuncola” di aver ricevuto la più grande missione e il più grande ministero della Provincia: quella di offrire a Dio la loro vita di preghiera, semplicità, piccolezza, e fraternità unitamente alle proprie sofferenze e diventare, così, la nuova “centrale energetica” dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali in Sicilia, una “calamita” che attira nuove vocazioni alla vita religiosa e, come diceva S. Massimiliano Kolbe, “il luogo dove si svolge la parte più importante del lavoro”. 

Ancora con il cuore colmo di stupore e di gratitudine verso Dio per questo immenso dono, e verso i frati della Provincia “Our Lady of the Angels” degli Stati Uniti, consegniamo questa nuova “Casa” alla Vergine Maria Regina degli Angeli, perché la custodisca e dia ai frati che l’abitano e che l’abiteranno la gioia di dimorarvi e scoprire sempre quell’essere “fraternità” carisma identificativo del nostro essere francescani. 

Fr. Rosario Terranova

Segretario provinciale


In cammino verso Gerusalemme

Al termine del mese di luglio, dal 29 al 31, abbiamo visto l’Oasi Francescana “Madonnina del Lago” riempirsi di giovani per venire ad ascoltare la Parola spezzata dal predicatore-biblista fra’ Francesco Cocco.

Un’esperienza che ha dato l’avvio a un viaggio spirituale che durerà circa tre anni, dove attraverso l’ascolto della Parola di Dio ci prepareremo per affrontare un vero e proprio pellegrinaggio a Gerusalemme.

Un percorso che avrà come obbiettivo non unicamente la visita della Terra Santa, ma prima di tutto un ritornare alle radici della nostra fede attraverso la Parola di Dio contenuta nelle Scritture.

Sono stati pochi ma intensi giorni dove – tra passeggiate mattutine e momenti di fraternità serali - i giovani partecipanti sono rimasti affascinati ed entusiasmati da come fra’ Francesco ci ha introdotti all’ascolto del primo libro del Pentateuco: la Genesi. Con minuziosità sono stati esaminati alcuni brani, parola per parola, che hanno suscitato curiosità negli ascoltatori.

Tante sono le chiavi di lettura che ci portiamo tornando a casa, in particolare ricordiamo lo slogan: “Prima la musica, poi le parole”. Come ha sottolineato fra’ Francesco Cocco, “I musicisti sanno che la musica non può essere ridotta allo spartito, ma per essere tale deve essere eseguita. Per la Bibbia succede esattamente la stessa cosa: se ci accostiamo ad essa solo per imparare qualcosa non ci siamo, bisogna che quell’avvicinarsi manifesti la necessità di un incontro. Per questo un vero approccio con la Bibbia non ci lascia mai come ci ha trovati, se passa per questa mediazione dell’esperienza esistenziale. Quindi, non bisogna fossilizzarsi sui singoli elementi cercando di capire tutto, bisogna vivere un’esperienza, così come una melodia necessiti di essere eseguita; finché non la suoni, rimane lettera morta. La Bibbia non è un cumulo di libri, ma è una Vita fatta testo che ti abbraccia”.

Il weekend biblico giovani, scandito dalla preghiera liturgica, dall'ascolto e dal confronto con la guida, è stato anche un tempo per condividere la gioia del camminare insieme. Molto vivaci sono state le serate trascorse insieme a cantare e scherzare, in particolare il sabato sera caratterizzato da un ricco barbecue nel giardino della struttura.

Pieni di curiosità e voglia di scoprire quello ci attende, continuiamo questo viaggio lasciandoci abbracciare dalla Parola che vuole a farsi carne in chi l'ascolta con fiducia.

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L’evangelo della Misericordia

Dal 25 al 28 Luglio, abbiamo proseguito – sulla scia degli eventi formativi proposti e organizzati dalla COFEP – con gli Esercizi spirituali aperti a tutti incentrati su “L’Evangelo della Misericordia”.

Atterrato da Madrid, il biblista fra’ Francesco Cocco, ci ha raggiunti presso la nostra Oasi Francescana “Madonnina del Lago” di Pergusa per vivere insieme un incontro con il Signore mediante la Parola. Giorni appunto di grazia dove abbiamo avuto l’occasione di sperimentare come il Signore sceglie questa via povera per manifestarsi a noi.

In particolare, ci siamo avvicinati al Vangelo di Luca con una nuova lente, quella di chi apprende che i Vangeli non sono meri racconti sulla vita di Gesù, ma vere e proprie catechesi esistenziali che parlano ancora oggi ad ogni singolo uomo. E così ci siamo lascianti interrogare da alcuni brani scoprendo come la catechesi di Luca sia incentrata sulla Misericordia che non è né un sentimento, né un atteggiamento, né una teoria ma una “persona”. In Gesù si manifesta che cosa significa Misericordia.

Tempo di silenzio, pace e ascolto della Parola dove ancora una volta il Signore ha ricolmato i nostri cuori di gratitudine, attraverso questa opportunità dove Lui stesso ci è venuto incontro nutrendo la nostra fede di domande per non lasciarci alla superfice. Perché, come ci ha fatto riflettere fra’ Francesco Cocco: “La domanda suscita una risposta, dà adito ad altro perché possa esprimersi, la domanda ti apre il cammino. Dio non impone la propria verità, ma è qualcuno che propone.”

Continuiamo il nostro viaggio, lasciandoci stupire ancora una volta da Dio!

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Creature nuove in Cristo

Si sono svolti a Carini, dal 18 al 23 luglio, gli esercizi spirituali per religiosi e religiose, guidati da Fr. Emanuele Rimoli, OFMConv., organizzati dalla COFEP e tenuti presso il nostro “Centro Kolbe”. 

Fr. Emanuele Rimoli, nato a Castrovillari (CS), vive ad Assisi ed è docente di Antropologia Cristiana e Teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” di Roma. Fr. Emanuele ha impresso alle meditazioni il suo stile cordiale e divertente allo stesso tempo, partendo da brani del Vangelo e offrendo spunti di riflessione per vivere il mistero della vita di Cristo nella vocazione alla vita religiosa. 

Molti spunti sono stati di grande ricchezza, in particolare quelli sul discernimento e sulla preghiera. Le giornate sono state scandite dalla preghiera personale, dalle riflessioni proposte da Fr. Emanuele, i pasti, la Celebrazione eucaristica, il tutto custodito dalla siepe del silenzio. 

Il luogo dove sorge il Centro Kolbe, immerso nella natura e con la spettacolare visuale del golfo di Carini, permetteva di entrare facilmente in un clima di meditazione che si spingeva oltre “l’orizzonte”. 

I numerosi religiosi e religiose che hanno preso parte agli esercizi sono tornati nei loro conventi con immensa gratitudine e gioia e con la speranza di vivere in pienezza e innestati in Cristo la nostra umanità perché cresca in ciascuno la vita divina.

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Andremo a… Gerusalemme

Dal 12 al 17 Luglio si è tenuta a Carini presso la nostra Casa di spiritualità “Centro Kolbe” la Settimana Biblica in cui si è sperimentata la gioia di avere iniziato un viaggio biblico-spirituale incontro alla Città Santa, Gerusalemme. Un viaggio che si è da subito configurato come un vero e proprio viaggio dell’anima.

Guidati dalle sapienti riflessioni della bravissima biblista Rosanna Virgili, i partecipanti sono stati condotti alla scoperta di una Gerusalemme prima rigogliosa, poi adultera, e infine, grazie ad un Dio geloso e misericordioso, rinata come sposa amata.

Un viaggio vissuto nella concretezza della Scrittura attraverso le pagine dell’Antico Testamento, accompagnati dalla sapienza dei profeti e dalla storia del popolo eletto.

Una settimana di grazia e di fraternità dove la relazione e il confronto sono stati la base per l’inizio di un cammino verso… Gerusalemme!

Ci si è congedati con un arrivederci al prossimo incontro, poiché nel viaggio non conta tanto l’arrivare a destinazione, quanto il camminare insieme, condividendo nel percorso la vita e la fede.

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Il Signore mi donò dei fratelli

Si è tenuta a Pergusa dal 27 Giugno al 2 Luglio la prima esperienza di questa estate degli Esercizi Spirituali aperti a tutti, guidata da fra’ Rocco Predoti della Custodia di Calabria e organizzata dalla COFEP presso la nostra casa di spiritualità, l’Oasi Francescana “Madonnina del Lago”.

Sono stati giorni di grazia e di fraternità in cui i partecipanti hanno alternato l’ascolto e la meditazione personale a momenti di confronto sul senso del vivere la fraternità oggi, riscoprendo un Vangelo che s’incarna nella quotidianità del vivere con i fratelli più prossimi che Dio ha messo dinanzi al proprio cammino. 

Una fraternità gioconda e attraente che si regge sui pilastri della Semplicità, della Discrezione, della Pazienza e della Mitezza d’animo. Una fraternità chiamata a trasmettere la bellezza e a praticare la cura reciproca, dove la crisi diventa occasione di portare il Paradiso in terra e l’incontro tra diversità diventa l’opportunità per sperimentare una nuova vita in Cristo.

Guardando a san Francesco, si è preso atto che la fraternità non è un’utopia, ma è possibile nella misura in cui ci si fa portatori con i fratelli della Grazia ricevuta.

Si è tornati a casa con nuovi stimoli e con la gioia di rientrare nelle proprie fraternità con un unico mandato: sé stessi, "carne" piena di Spirito Santo da condividere e portare agli altri.

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Verso il processo di beatificazione di P. Matteo La Grua

Il 15 Gennaio 2022, in occasione del 10° anniversario della morte di Fra Gregorio Matteo La Grua OFMConv, presso il "Centro Gesù Liberatore"  in Palermo, nella Celebrazione Eucaristica presieduta dall'Arcivescovo di Palermo, S. Ecc. Rev.ma Mons. Corrado Lorefice e alla presenza dei membri del Rinnovamento nello Spirito, il Ministro Provinciale di Sicilia, Fra Gaspare La Barbera, ha  reso pubblico l'avvio della fase preliminare (raccolta di informazioni e promozione della causa) perché si possa proseguire con il processo ufficiale di Beatificazione del nostro confratello Fra Matteo.

Sono già trascorsi dieci anni dalla morte di Fra' Matteo La Grua, ed è ancora vivo il ricordo della celebrazione delle sue esequie in Cattedrale con grande concorso di popolo; la memoria della sua persona è vivissima in tanti che lo hanno conosciuto e per i quali è in fama di santità.

Ricordiamo qui alcuni dati essenziali del percorso della sua vita.

Fra Gregorio Matteo è nato a Castelbuono (Palermo) il 14 Febbraio 1914. A dodici anni entrò nel seminario minore dei Frati Minori Conventuali a Montevago (Agrigento); nel 1930 emise la Professione temporanea; proseguì gli studi al liceo e filosofia di Palermo; il 19 Marzo 1935 emise i voti solenni a Roma presso il Collegio Serafico Internazionale, dove studiò laureandosi nel 1940; intanto, il 25 Luglio 1937 fu ordinato sacerdote.

Tornando in Sicilia, a Palermo, ha insegnato nel Seminario della Provincia (1939-52), nel seminario arcidiocesano e nel Convitto ecclesiastico palermitano (1952-58). È stato Ministro provinciale dal 1952-58. Incaricato della Visita canonica nella Provincia di Napoli e Spagna. Vicario per la vita religiosa nell’Arcidiocesi di Palermo, membro del Tribunale ecclesiastico regionale, assistente spirituale del Rinnovamento dello Spirito Santo dal 1975, Direttore e Assistente spirituale dei Carismatici della Diocesi di Palermo. Ha svolto il compito di Esorcista della Diocesi di Palermo, ed è stato punto di riferimento per tale ambito a vari livelli.

Da quando ha guidato il Rinnovamento dello Spirito a Palermo, la sua fama si è sempre più diffusa, al di là dei confini nazionali. Moltissimi fedeli hanno, nel tempo, reso testimonianza dei benefici ricevuti dall’averlo incontrato e per segni di guarigione fisica o spirituale.

Vivissimo è il ricordo della sua persona non solo per i Conventuali e per il vasto mondo del Rinnovamento nello Spirito, che Fra Matteo ha guidato fin dal suo sorgere a Palermo e in Sicilia, ma anche presso una moltitudine di persone, di tutte le estrazioni sociali e di aree geografiche diverse. Vi è una grande attesa per un sentimento diffuso, data la fama di santità per la molteplicità di segni che sono attestati.

La Provincia ha quindi avviato la fase preliminare per poter arrivare al processo per la Beatificazione e Canonizzazione del caro Fra Gregorio Matteo La Grua, dai più ricordato più semplicemente come "padre Matteo" e inoltre, ha incaricato la Prof.a Maria Lo Presti come promotore della causa.


 

La Sicilia per l’Ucraina

Il Ministro Generale dell'Ordine ha inviato ai frati di tutto il mondo una lettera circolare in cui sottolinea la gravità della situazione in Ucraina e fa appello a tutte le comunità francescane ad attivarsi per un sostegno concreto ai confratelli dell'Ucraina che in questo frangente si stanno interamente dedicando ad assistere la popolazione, particolarmente gli sfollati. 
Così scrive fra' Carlo Trovarelli: «L'invasione dell'Ucraina si evolve davanti ai nostri occhi. Le conseguenze dell'emergenza umanitaria, soprattutto in Europa, sono urgenti e gravi. In questa emergenza umanitaria sono coinvolte, in modo diretto e grave, le cinque comunità della Custodia della Santa Croce in Ucraina. Nell'accoglienza dei profughi, insieme a loro, le nostre presenze nei paesi confinanti si sono organizzate in modo rapido ed efficace».

 

All'appello del Ministro Generale per un concreto aiuto economico alle comunità coinvolte nell'accoglienza dei profughi ha inteso rispondere anche la Provincia di Sicilia che, per desiderio del Ministro Provinciale, fra' Gaspare La Barbera, ha effettuato una colletta straordinaria presso tutte le comunità francescane dell'Isola Domenica 6 Marzo.

 

È sempre possibile inviare il proprio contributo con carta di credito/debito attraverso il sistema PayPal da questo link (causale: pro-Ucraina).

 

Di seguito il Comunicato N. 2 del 3 Marzo dei Frati della Custodia di Ucraina.

 

Pochi giorni dopo l’attacco della Russia all’Ucraina, non si può rimanere indifferenti. Ogni giorno la gente muore e il paese in cui viviamo sta cadendo in rovina davanti ai nostri occhi.

Il primo giorno dell’invasione delle truppe russe, c’è stata la preghiera dell’Ora media con il Salmo 80, dove si parla della vigna che il Signore Dio aveva piantato. Anche noi abbiamo chiesto a Dio: “Perché hai distrutto il suo recinto. Rinnovaci, Dio degli eserciti, guarda dal cielo e vedi! Visita la sua vigna”. Crediamo fermamente che questa difficile esperienza ci rafforzerà e ci avvicinerà a Dio.

La guerra si svolge su diversi fronti. Il più visibile è l’aggressività e l’odio. Diverse centinaia di migliaia di persone sono fuggite dalle loro case e dalla guerra. Migliaia di madri con i loro bambini sono accampate nelle stazioni ferroviarie e ai valichi di frontiera con l’Europa.

Nel paese c’è mobilitazione ed entusiasmo. Vinceremo e sconfiggeremo il nemico. Tuttavia, questo non copre la paura. La disinformazione provoca il caos. Ogni tanto appaiono falsi allarmi e false informazioni.

La Custodia ha cinque Conventi. Due si trovano ad est del fiume Dnepr: Kremenchuk e Boryspil. Tre sono a ovest: Leopoli, Bilshivtsi e Mackivci.

I frati cercano di vivere una vita normale. Si celebrano l’Eucaristia e il sacramento della Riconciliazione. Nel rifugio di Mackivci c’è l’Adorazione notturna del Santissimo Sacramento. In tutti i Conventi c’è la recita del Rosario insieme.

Nei Conventi della parte occidentale del paese, i frati accolgono coloro che fuggono dalla guerra. Ad est, assistono i senzatetto e quelli che hanno bisogno di cibo, igiene e cure mediche.

A Boryspil Fra Aleksander insieme ai parrocchiani si prepara il cibo per i combattenti. A Bilshivtsi e Leopoli si continua ad accogliere nuovi ospiti.

Una bella iniziativa è stato il collegamento sulla piattaforma Zoom di Fra Kamil PAWLAK con le comunità di preghiera ecumeniche e con i frati della Custodia in Ucraina.

Ringraziamo veramente di cuore la Fondazione Fratello Sole (Fundacja Brat Słońce), che sta organizzando l’acquisto di generatori per i Conventi di Bilshivtsi e di Mackivci, e di un forno per il riscaldamento centralizzato per il Convento di Leopoli.

Fra Stanisław PĘKALA
Segretario custodiale

Messaggio per la Quaresima

Nel messaggio per la Quaresima di quest’anno, tempo favorevole di rinnovamento personale e comunitario che ci conduce alla Pasqua, Papa Francesco propone una riflessione sull’esortazione di san Paolo ai Galati: «Non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione, operiamo il bene verso tutti» (Gal 6,9-10a). In questo brano, l’apostolo evoca l’immagine della semina e della mietitura, cara a Gesù (cfr Mt 13). L’occasione propizia in cui seminare il bene è proprio la Quaresima, un tempo che è immagine di quello che dovrebbe essere tutta l’esistenza terrena. Questo tempo ci invita ci invita alla conversione, a capire che la nostra vita può essere fatta di verità e bellezza se non pensiamo all’avere e all’accumulare ma al donare e al condividere.


Ciò vuol dire essere «collaboratori di Dio» (1 Cor 3,9), il primo seminatore di bene. Questo compito non va inteso come un peso, ma come una grazia che ci libera dalle logiche del tornaconto personale grazie al riconoscimento della gratuità e ci avvicina al Padre. Tale semina è tanto più importante se si allarga l’orizzonte verso l’ultimo giorno, nel quale si potrà raccogliere il «frutto per la vita eterna» (Gv 4,36). Quindi, il germe della salvezza deve essere piantato già nel tempo presente. Nella Quaresima, esorta il pontefice, non stanchiamoci di pregare, non stanchiamoci di estirpare il male dalla nostra vita, non stanchiamoci di fare il bene nella carità operosa verso il prossimo con lo sguardo fisso su Gesù Cristo risorto (cfr Eb 12,2).


In questo tempo, ricordiamoci che il bene, come l’amore e la giustizia, non si raggiunge una volta per sempre, ma va conquistato ogni giorno, con pazienza e un passo alla volta. Il digiuno prepara il terreno, la preghiera irriga, la carità feconda. Non si deve aver paura di cadere o di smarrirsi, perché Dio misericordioso tende sempre la mano per farci rialzare. Occorre perseverare a seminare il bene con amore fraterno: se non desistiamo, a suo tempo mieteremo e otterremo i beni promessi (cfr Eb 10,36), uniti a Cristo che ha dato la sua vita per noi (cfr 2 Cor 5,14-15).